L’astigmatismo: come si manifesta e come correggerlo - Intervista al Dott. Alberto Galazzetti

Martedi 08 Febbraio 2022

L’Astigmatismo è un difetto della vista piuttosto comune che causa una visione sfocata o distorta di ciò che ci circonda, sia esso vicino o lontano. A causa di questo difetto, la messa a fuoco si rivela spesso complicata e gli oggetti tendono ad avere contorni non sempre ben definiti. Per fortuna, al pari di altri difetti visivi più leggeri, anche l’astigmatismo si può correggere. 

Ne abbiamo parlato a lungo con il Dottor Alberto Galazzetti, medico chirurgo e specialista in Oftalmologia presso il Poliambulatorio Losam di Carpi, che ci ha illustrato nel dettaglio quali soluzioni adottare in caso di astigmatismo. 

 

Cos’è l’Astigmatismo e come si manifesta?

L’astigmatismo è un difetto visivo che si manifesta in una curvatura anormale della cornea. La parola astigmatismo deriva infatti dal greco “A-stigma” che significa senza punto. Il che vuol dire che le immagini vengono messe a fuoco su due diversi piani della retina,uno anteriore e uno posteriore, anziché convergere in uno stesso punto.

Chi soffre di astigmatismo dunque vede in maniera confusa, sfocata. Si tratta di una sfocatura che il nostro cervello registra come una piccola confusione visiva. Poi ovviamente il grado di tale difetto dipende dal tipo di astigmatismo di cui si è affetti. 

 

Quali sono i principali sintomi dell'Astigmatismo?

I sintomi dell’astigmatismo sono in genere: 

  • La cefalea 
  • La fotofobia (il fastidio per la luce) 
  • La lacrimazione e il bruciore degli occhi
  • Le vertigini 
  • Metamorfopsia - disturbo più raro che consiste nella visione di oggetti deformati

La cefalea resta senz’altro uno dei sintomi primari. Chi soffre di astigmatismo spesso accusa come primo sintomo un leggero mal di testa che si accentua con la tensione visiva, ossia con tutte quelle attività in cui l’occhio è messo sotto sforzo come la lettura, la visione da lontano, la visione di schermi luminosi ecc…

 

Quanti tipi di Astigmatismo esistono?

Esistono diversi tipi di astigmatismo che variano a seconda di specifici parametri. Possiamo essenzialmente classificare l’astigmatismo su tre piani ben distinti: dal punto di vista fisico, topografico (da dove nasce) e del timing. Nella prima categoria rientrano: 

  • l’astigmatismo fisiologico - ossia quello congenito ed in questo caso non va corretto. 
  • l’astigmatismo regolare 
  • l’astigmatismo irregolare - può essere causato da alterazioni traumatiche della cornea (compresi piccoli traumi ripetuti nel tempo), a lesioni, infezioni, disturbi del nervo trigemino (che la innerva) oppure ad una patologia dell’occhio chiamata cheratocono. Nell’occhio affetto da astigmatismo irregolare le due curvature (secondo i due assi dell’ellisse, orizzontale e verticale) non sono perfettamente perpendicolari l’una all’altra.
  • l’astigmatismo miopico - quando la macchia viene a formarsi davanti alla retina. Difetto che viene corretto con le lenti divergenti. 
  • l’astigmatismo ipermetropico - quando la macchia viene a formarsi dietro la retina. Difetto che viene corretto mediante l’utilizzo di lenti convergenti. 
  • l’astigmatismo misto - quando è sia miopico che ipermetropico 
  • l’astigmatismo isometrico - quando l’astigmatismo è dello stesso tipo in entrambi gli occhi
  • l’astigmatismo anisometrico - quando si ha un tipo di astigmatismo in un occhio e un tipo diverso nell’altro.

Dal punto di vista topografico, in relazione dunque a dove nasce l’astigmatismo, possiamo avere un astigmatismo congenito o degli astigmatismi dovuti a traumi o patologie corneali come il cheratocono. Sono tutte delle situazioni che vanno a modificare la curvatura corneale e quindi generano un astigmatismo. 

Per quanto riguarda il timing, invece, possiamo notare che l'astigmatismo può essere: 

  • Stabile 
  • Instabile - quando l’astigmatismo è presente solo in un certo periodo oppure quando vi è una variazione dell’astigmatismo nell’arco di una giornata

Un tipo di astigmatismo instabile, ad esempio, è quello che insorge a causa di una patologia corneale molto diffusa chiamata Cheratocono, che può insorgere in età giovanile, dai 15 anni in su o anche in età adulta. La caratteristica di questa patologia è appunto quella dell’evolutività, fattore che comporta un astigmatismo che nel corso degli anni tende ad aumentare. 

 

Come viene diagnosticato l’Astigmatismo? 

L’astigmatismo viene diagnosticato mediante una visita oculistica. La visita comprende tutta una serie di test per la diagnosi dell’astigmatismo tra cui: 

  • Esame della rifrazione
  • Esame del segmento anteriore 
  • Esame della cornea
  • Esame del cristallino 
  • Esame della retina 

Attraverso questi esami, lo specialista oftalmologo andrà a valutare lo stato fisiologico di queste strutture per constatare la presenza di difetti visivi. La visita oculistica è dunque fondamentale per diagnosticare l’astigmatismo. Tra l’altro, lo specialista oftalmologo si avvale dell’aiuto di diversi strumenti sofisticati per effettuare la diagnosi, tra cui il refrattometro - macchina che misura l’acutezza visiva attraverso dei software - il Topografo corneale ed altri. 

All’interno del poliambulatorio Losam, ad esempio, oltre ad avere un auto-refrattometro, abbiamo anche a disposizione un OCT (tomografia ottica computerizzata) che permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che consentono di analizzare nel dettaglio gli strati della cornea ed il nervo ottico. 

Ciò è bene specificarlo proprio per sottolineare il valore e l’importanza della visita oculistica in relazione a questo tipo di diagnosi. Spesso, infatti, il paziente quando ha problemi visivi si rivolge erroneamente all’ottico per ricevere delle risposte. L’ottico, però, non è assolutamente in grado di diagnosticare un astigmatismo. I suoi strumenti non gli consentono infatti di capire da dove deriva l'astigmatismo e quali sono le sue possibili conseguenze. In questi casi, dunque, andare dall’ottico e farsi cambiare la lente non è assolutamente sufficiente a risolvere il problema dell’astigmatismo. 

 

Astigmatismo nei bambini: cause e sintomi

Saper riconoscere l’astigmatismo nei bambini e quindi nei primi anni di vita è estremamente importante. Già dai 3 anni è bene sottoporre il bambino ad uno screening oculistico perché a quell’età il sistema visivo comincia ad evolversi e a strutturarsi. Il controllo a livello oculistico andrebbe poi ripetuto a 6 anni e successivamente verso i 9/10 anni ossia quando il bambino raggiunge quella fascia d’età in cui praticamente ha già familiarizzato con tutti i device elettronici, quando appunto il suo sistema visivo sarà già abbastanza stressato. 

L’astigmatismo nei bambini si presenta inizialmente con i seguenti sintomi

  • Mal di testa 
  • Mancanza di concentrazione
  • Difficoltà a leggere 
  • Occhi rossi 
  • Bruciore 
  • Fotofobia

Sono tutti sintomi che devono far indurre i genitori a portare il bambino dall’oculista. Essendo le cause dell’astigmatismo nei bambini essenzialmente congenite, saperlo riconoscere nei primi anni di vita è molto importante poiché una deformità corneale può portare a degli astigmatismi che non vengono riconosciuti e quindi ad una formazione alterata del sistema visivo. Questo fenomeno prende il nome di occhio pigro con la conseguenza che quel bambino in età adulta sarà dotato sempre di un occhio che è essenzialmente depotenziato. 

 

Astigmatismo nei bambini: come si può migliorare? 

L’astigmatismo nei bambini si può migliorare ed il metodo più semplice per correggere l’astigmatismo nei bambini è quello di utilizzare gli occhiali. L’occhiale va a correggere questa diversità di curvatura tra gli assi. Le lenti possono essere di vario tipo a seconda della tipologia di astigmatismo. Abbiamo: 

  • Le lenti sferiche 
  • Le lenti toriche 
  • Le lenti ipermetropiche
  • Le lenti miopiche 

Le lenti possono correggere qualsiasi tipo di astigmatismo tranne quello irregolare che invece può essere corretto tramite l’utilizzo delle lenti a contatto. Le lenti a contatto hanno il grande vantaggio di fornire una visione reale senza dare una sensazione di ingrandimento dell’ambiente data dagli occhiali. Sono inoltre molto comode e compatibili con tutte le attività motorie. 

 

Quali sono i principali metodi per correggere l’Astigmatismo?

I metodi principali per correggere l'astigmatismo sono essenzialmente quelli che ho già elencato, ossia occhiali e lenti a contatto. Negli adulti si aggiunge un altro metodo che è quello di cui mi occupo principalmente che sono l’intervento con il laser e l’intervento chirurgico. La chirurgia laser è quella che corregge l’astigmatismo dopo che è stato diagnosticato in maniera corretta e quando si è appurato che si tratta di un astigmatismo stabile. É bene sottolineare infatti che è del tutto controindicato intervenire chirurgicamente sull’astigmatismo evolutivo poiché oltre a non correggere l'astigmatismo causa anche dei danni ulteriori. 

 

Come viene eseguito l’Intervento di correzione con il laser per l’Astigmatismo? 

Gli interventi di correzione con il laser per l’Astigmatismo sono essenzialmente di due tipi: 

  • PRK - un intervento laser ad eccimeri tra i più diffusi. A seguito della rimozione dell'epitelio corneale, il laser ad eccimeri causa una fotoablazione delle cellule interessate dal fascio luminoso, ottenendone l'evaporazione.
  • Femtolasik - un intervento laser che permette di effettuare una sezione precisissima e costruire un piccolo sportellino corneale. Il trattamento viene così eseguito direttamente all’interno dello stroma corneale. 

Entrambe le due chirurgie forniscono degli ottimi risultati. C’è da dire però che la Femtolasik, essendo una chirurgia più evoluta, dà meno fastidio al paziente e dà una riabilitazione molto più veloce. 

 

È possibile prevenire l’Astigmatismo? Se si, in che modo?

No, purtroppo l’astigmatismo non si può prevenire. Ciò che possiamo fare, come in qualsiasi campo della medicina, è una prevenzione primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione primaria riguarda essenzialmente l’igiene della vista, le nostre abitudini visive (leggere in ambienti illuminati ed alla giusta distanza, non stare molte ore al pc ecc…). La prevenzione secondaria riguarda invece gli screening. Effettuare dei controlli e delle visite oculistiche costanti, soprattutto dopo i 40 anni, aiuta a prevenire le principali patologie e i difetti visivi. La prevenzione terziaria, infine, è quella che viene effettuata in presenza di patologie già diagnosticate. In questo caso, è importante seguire la giusta terapia ed effettuare il giusto monitoraggio per evitare un peggioramento della patologia o del difetto visivo. 

 

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