Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, in questa occasione vogliamo focalizzare la nostra attenzione sull’importanza della prevenzione e sull'autopalpazione, pratiche semplici che possono davvero salvare delle vite.
La scienza ha fatto dei passi enormi per combattere il tumore al seno che colpisce ogni anno quasi 50mila persone, dimostrandosi il cancro più frequente tra le donne, ma anche quello con tassi di guarigione più alti, proprio grazie ai mezzi per diagnosticarlo precocemente, come la mammografia.
Abbiamo chiesto al Dott. Dalmar Abdulcadir, radiologo senologo, che collabora con gli istituti diagnostici Alliance Medical di Prato e di Pistoia, di spiegarci i vantaggi della prevenzione e come funziona la mammografia con mezzo di contrasto.
Autopalpazione: ogni quanto farla e quanto è importante
L’autopalpazione può essere considerato il primo strumento di prevenzione che permette alla donna di rilevare precocemente la presenza di eventuali noduli o anomalie.
La prima attenzione prevede l’osservazione periodica del proprio seno, solitamente allo specchio, per cercare eventuali anomalie quali: asimmetrie, cambiamenti della cute o del capezzolo (ad esempio inversione del capezzolo) o presenza di tumefazioni visibili.
L'autopalpazione è consigliabile circa una volta al mese, solitamente a fine mestruazione di modo che il seno risulti più morbido e quindi più esplorabile.
Dopo la palpazione, è importante inoltre provare a spremere leggermente il capezzolo per verificare la presenza di eventuali secrezioni.
Autopalpazione: come effettuarla
L’autopalpazione del seno può essere effettuate in piedi, da sedute o supine; non c’è differenza dipende solo dall’abitudine che ha una donna.
Si portano entrambe le braccia sopra la testa e con la mano destra si palpa il lato sinistro e viceversa.
Si utilizzano i polpastrelli per eseguire prima una palpazione superficiale per poi passare a una palpazione più profonda, andando a toccare tutti i quadranti del seno.
Mammografia: cos’è e ogni quanto farla
La mammografia è un esame radiologico che utilizza radiazioni ionizzanti ed è il principale strumento contro il tumore al seno. Questo tipo di esame si esegue, secondo le linee guida per la prevenzione, una volta l'anno dai 40 ai 50 anni. Essa può essere associata all'ecografia, in base al tipo di seno della paziente.
Dopo i 50 anni, sempre considerando fattori di rischio individuali, è consigliabile effettuarla una volta ogni due anni.
È importante comunque valutare caso per caso considerando eventuali fattori di rischio per eseguire uno screening personalizzato decidendo il tipo di esame da eseguire e la frequenza.
Cos’è la mammografia con mezzo di contrasto?
La mammografia con mezzo di contrasto, detta anche CESM - Contrast Enhanced Spectral Mammography, viene eseguita dopo l'iniezione di un liquido di contrasto iodato in vena.
L’esame permette di ottenere oltre alle informazioni morfologiche, che si ottengono con una mammografia standard, anche informazioni riguardo la vascolarizzazione di un'eventuale lesione mammaria.
E in cosa si differenzia rispetto a quella senza?
Nella pratica la differenza tra la mammografia standard e quella con mezzo di contrasto è proprio nell’utilizzo di questo liquido di contrasto iodato per via venosa che ci permette di effettuare valutazioni più approfondite.
A cosa serve la CESM?
La mammografia con mezzo di contrasto ha indicazioni simili a quelle della risonanza magnetica con mezzo di contrasto, con la quale condivide un’elevata sensibilità e specificità.
Le principali indicazioni della mammografia con contrasto sono:
Lo staging pre-operatorio (per determinare le dimensioni di una lesione tumorale nota o per studiare quei tumori che si presentano come lesioni multifocali o multicentriche).
Lo studio prima di un trattamento chemioterapico.
Lo studio dopo un trattamento chemioterapico per la valutazione di un eventuale residuo di malattia.
La mammografia con contrasto può essere usata infine per lo studio di lesioni dubbie come strumento “problem solving”.
Esistono poi delle indicazioni ancora in fase di studio come:
Lo screening di pazienti ad alto rischio (per esempio in caso di mutazione genetiche).
Valutazione di pazienti con sintomi/segni senologici (presenza di un nodulo palpabile, dolore al seno, secrezione dal capezzolo)
Donne con alta densità mammaria dove la mammografia normale mostra una sensibilità più bassa.
Donne claustrofobiche che non possono eseguire un esame RM
Mammografia con mezzo di contrasto: tutto quello che c’è da sapere sull’esame, preparazione
Per l’esecuzione della mammografia con mezzo di contrasto è necessario che la paziente sia a digiuno e che abbia dosato la creatininemia per la valutazione della propria funzionalità renale. Inoltre, come tutti gli esami che usano radiazioni ionizzanti, non può essere eseguita in donne in gravidanza.
I pazienti che hanno una storia di allergie, in particolare a farmaci, devono avere un colloquio con l’anestesista (presente durante l’esecuzione di un esame con mezzo di contrasto) per decidere una eventuale terapia antiallergica.
Quanto dura una mammografia con contrasto?
L'esame mammografico dura, dall'inizio dell'iniezione del mezzo di contrasto fino all'ultima immagine che viene ottenuta, 7-8 minuti massimo.
La mammografia con mezzo di contrasto è un esame doloroso?
La mammografia con mezzo di contrasto è, tecnicamente parlando, identica a una mammografia standard, al quale si deve aggiungere l’eventuale fastidio soggettivo dell’iniezione del mezzo di contrasto per via endovenosa.
Quali sono i fattori di rischio del tumore al seno?
Il tumore al seno è una malattia multifattoriale.
I principali fattori di rischio del tumore del seno sono:
La genetica
La storia familiare
L'età, in particolar modo tra i 40 e i 50 anni
La densità mammaria
Esistono altri fattori di rischio quali:
Fumo
L'utilizzo di terapie ormonali sostitutive
Menarca precoce (< 12 anni)
Menopausa tardiva (> 55 anni)
Nulliparità
Prima gravidanza tardiva (> 30 anni)
Obesità
Scarso esercizio fisico
Dieta ricca di grassi e povera di frutta e verdura
Terapia ormonale sostitutiva protratta
Radiazioni
La migliore arma che ogni donna ha a disposizione contro il tumore del seno è dunque la prevenzione.
Quali sono i vantaggi di rivolgersi ad Alliance Medical nel territorio di Prato e di Pistoia, per indagini diagnostiche alla mammella, ad elevata tecnologia.
Alliance Medical mette a disposizione le soluzioni tecnologiche più moderne sul territorio.
Presso il centro diagnostico di Pistoia, l’Istituto Radiologico Toscano ha in dotazione una Risonanza Magnetica con un magnete a 3 Tesla, unico in questo territorio.
La mammografia con mezzo di contrasto invece può essere eseguita presso l’Istituto Pratese di Radiodignostica , il centro Alliance Medical a Prato.
Questo tipo di esame effettuato nel nostro centro di Prato è considerato di alto livello e può essere una valida alternativa alla Risonanza Magnetica laddove non fosse possibile effettuarla.
Il mammografo presente presso l’Istituto Pratese di Radiodiagnostica è inoltre di ultima generazione e presenta un piatto per la compressione maggiormente anatomico e quindi più morbido e una compressione ridotta, in grado di garantire un maggiore comfort per la paziente durante l’esecuzione dell’esame.
Favorire l'evoluzione tecnologica nell'ambito della diagnostica per immagini con delle soluzioni flessibili e avanzate per l'ottimizzazione dei servizi di assistenza sanitaria
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