Leggi la nostra intervista con la Dott.ssa Heidi Ammermann, Fisiatra che collabora con il centro San Paolo Radiologia.
ùChi è il fisiatra? Il fisiatra è un medico specializzato in Medicina Fisica e Riabilitazione che cura i dolori dell’apparato osteoarticolare e le patologie che comportano un problema motorio, traumatiche e non, più frequentemente ortopediche e/o neurologiche. Per prendersi cura di queste patologie lavora con altre figure, soprattutto con il fisioterapista che esegue con il paziente gli esercizi e le terapie fisiche (effettuate con macchinari) prescritte dal fisiatra.
Il fisiatra prescrive anche le onde d’urto focali, una terapia fisica particolare per il dolore, eseguite dal fisiatra o dall’ortopedico. Alcuni fisiatri si occupano di un ampio spettro di patologie trattando problemi ortopedici (come il mal di schiena) e neurologici (come un’emiparesi), ma anche urologici e respiratori e vedono pazienti di tutte le età, altri fisiatri sono più specializzati in un campo più specifico. Io, come fisiatra ambulatoriale, mi occupo di pazienti di tutte le età, più frequentemente con patologie ortopediche, ma anche con patologie neurologiche.
Le patologie per cui vengo consultata più frequentemente sono: lombalgia, coxalgia, gonalgia, cervicalgia, dolori in altri distretti, spesso espressione di artrosi; tendinopatie, per esempio della cuffia dei rotatori della spalla, epicondilite del gomito, talalgia per una spina calcaneare (fascite plantare) o tendinopatia dell’inserzione del tendine di Achille; postumi di traumi distorsivi, per esempio della cervicale, della caviglia, del ginocchio o lussazione della spalla (dopo intervento dello specialista ortopedico); fratture o interventi chirurgici, per esempio fratture del polso, della caviglia, intervento di anca o ginocchio (dopo intervento dello specialista ortopedico); problemi legati alla postura, alla deambulazione, all’equilibrio; nel bambino e adolescente, la sindrome pronatoria dei piedi e la scoliosi del rachide.
Secondo il problema che si presenta, il fisiatra alla fine della sua visita prescrive l’intervento riabilitativo con i seguenti obiettivi: Risoluzione o miglioramento del dolore Recupero di una funzione o un insieme di funzioni o di competenze motorie che, per malattia, trauma o sovraccarico funzionale sono andate perdute o ridotte
Per le malattie cronico-degenerative: rallentamento della regressione e attivazione di competenze residue e compensi Coinvolgimento attivo del paziente nel proprio benessere attraverso un lavoro educativo e motivante A volte, si rende necessaria la prescrizione di un ausilio come un deambulatore, dei plantari, un busto, un tutore. Altre volte, si consiglia o sconsiglia un’attività sportiva particolare.
Le onde d’urto focali sono onde acustiche, quindi impulsi sonori di breve durata e di elevata pressione. Esse generano una forza meccanica diretta con l’obiettivo principale di disinfiammare e di stimolare processi riparativi nei tessuti colpiti. I sistemi ad onde d’urto extracorporee focali sono l’unica tecnologia medica in grado di generare impulsi meccanici precisi e non invasivi all’interno del corpo, con profondità di penetrazione variabili e selezionabili.
Oltre a possedere proprietà di tipo antinfiammatorio, antidolorifico e antiedemigeno per tendini, legamenti e tessuti molli, le onde d’urto focalizzate presentano anche capacità di rigenerazione tissutale. L’opinione comune, secondo la quale l’obiettivo della terapia con onde d’urto sia frantumare le formazioni calcifiche peritendinee, analogamente a quanto succede con i calcoli renali nella litotrissia, è errata.
A volte, però, si può assistere a un riassorbimento graduale delle calcificazioni peritendinee, successivamente all’attivazione di processi biologici locali provocati dalle onde d’urto focali.
Le onde d’urto focalizzate rappresentano una valida soluzione per molte patologie fisiatriche, sia acute, sia croniche. Parliamo di tendinopatie ed entesopatie (tendinopatie inserzionali) che sono un insieme di patologie infiammatorie e degenerative del tendine, che possono presentare calcificazioni nel loro contesto.
A questo riguardo, i tendini più colpiti e le patologie più diffuse sono: tendine della cuffia dei rotatori a livello della spalla (con o senza calcificazioni); tendine quadricipitale e rotuleo del ginocchio (ginocchio del saltatore); tendine del medio gluteo a livello dell’anca (trocantere); tendine del tibiale anteriore, tibiale posteriore, tendini dei peronei a livello di gamba e caviglia; tendine d’Achille a livello della caviglia; epicondilite (gomito del tennista); epitrocleite (gomito del golfista); fascite plantare o spina calcaneare: un nome improprio per una patologia dolorosa della fascia plantare alla sua inserzione sul calcagno.
Oggi, le onde d’urto vengono usate per migliorare il dolore anche in altre patologie: Edema osseo Artrosi, per esempio delle mani, (rizartrosi) e del ginocchio Tenosinoviti, per esempio dito a scatto e tenosinovite di De Quervain del polso Morbo di Dupuytren della mano.
Queste indicazioni sono meno convalidate scientificamente rispetto all’uso nelle tendinopatie.
Sono controindicazioni assolute:
- Presenza di pacemaker
- Gravidanza in corso
- Epilessia
- Tumore diffuso o vicino alla sede di trattamento in atto
- Patologie della coagulazione
- assunzione di certi tipi di farmaci anticoagulanti
Gli effetti collaterali sono solitamente assenti, con rarissimi piccoli ematomi e dolore durante la terapia, non grave, in una terapia di pochi minuti.
Ottima efficacia, se l’indicazione è corretta Numero ridotto di sedute necessarie Effetti collaterali pressoché assenti Ripetibili Veloci Non invasive.
Effetto pieno non immediato, graduale.