Le malattie muscolo-scheletriche sono patologie che danno luogo a sintomi dolorosi e limitazioni funzionali che compromettono la qualità della vita del paziente. La Fisiatria si occupa di curare tutte queste patologie con l'obiettivo di ristabilire l'autonomia funzionale del paziente attraverso l'impiego di diversi trattamenti mirati. Ne abbiamo parlato a lungo con la Dott.ssa Barbara Meoni, fisiatra presso l'Istituto Pratese di Radiodiagnostica di Prato che ci ha spiegato quali sono le moderne tecniche della medicina fisica e riabilitativa.
La Fisiatria è la disciplina medica svolta dal fisiatra, ossia da un medico specializzatosi in medicina fisica e riabilitativa. Si tratta di una branca che si rivolge a tutti quei pazienti che accusano delle difficoltà motorie, delle disabilità causate da patologie a carico del sistema nervoso, cardiocircolatorio, respiratorio e muscolo - scheletrico.
Il fisiatra cura tutte quelle patologie che determinano una limitazione dell’autonomia della persona (artrosi, tendiniti, tendinopatie, infiammazioni articolari ecc…). Il suo obiettivo è quello di riuscire a garantire al paziente una qualità della vita più alta possibile nella sua condizione. E per farlo si avvale del supporto di altre figure specializzate come il medico di base, il neurologo, lo pneumologo ed altri e se serve anche di altre figure multiprofessionali come il fisioterapista, il logopedista, l’infermiere. In definitiva, il fisiatra è quella figura che svolge un compito importante e prezioso all’interno di quello che viene definito il PRI, ossia il progetto riabilitativo individuale.
Nell’ambito ortopedico, il fisiatra, una volta ottenuta la diagnosi per mezzo della visita fisiatrica, può svolgere diversi trattamenti. Tra i trattamenti che il fisiatra può svolgere in prima persona, ossia senza il supporto di altre figure professionali, vi sono i trattamenti infiltrativi e la litoclasia per la cura della tendinite calcifica della spalla.
Le infiltrazioni articolari possono essere eseguite in due modi: A cielo chiuso - ossia senza visualizzare direttamente dove va l’ago e per mezzo di specifici supporti Con la guida ecografica - per verificare esattamente dove l’ago va a posizionarsi Queste ultime in particolare, ossia le infiltrazioni eseguite con il supporto dell’ecografo, prevedono alcune procedure che richiedono un ambiente sterile e del materiale monouso per ridurre i rischi di natura infettiva.
I vantaggi delle infiltrazioni ecoguidate sono molteplici sia in termini di efficacia che di sicurezza per il paziente. È stato dimostrato che le infiltrazioni ecoguidate hanno una sensibilità ed una specificità ben superiori alla infiltrazioni eseguite senza guida ecografica anche se svolte da personale altamente qualificato.
Mettendo in comparazione diverse ecografie è stato dimostrato che nella maggior parte dei casi il farmaco iniettato aveva centrato l’obiettivo solo nei casi di infiltrazione ecoguidata. Infiltrazioni articolari: esistono delle controindicazioni? Si esistono delle controindicazioni. Le controindicazioni assolute sono legate principalmente alla presenza di: Allergie ai farmaci che vengono iniettati Infiammazioni in atto - febbre, arrossamenti, sintomi infettivi locali ecc.. Gravidanza Allattamento Età in crescita Le controindicazioni relative, invece, sono da valutare caso per caso come per esempio quelle relative all’utilizzo di anticoagulanti che potrebbero causare dei disturbi successivi.
In ambito fisiatrico, l’istituto Pratese di Radiodiagnostica offre la possibilità di eseguire oltre alla visita fisiatrica anche diversi trattamenti tra cui le infiltrazioni con acido ialuronico (infiltrazioni di ginocchio, anca, spalla), infiltrazione con cortisonico (infiltrazioni di ginocchio, spalla, polso e altre piccole articolazioni) e la litoclasia. L’Istituto, infatti, è attrezzato con strumenti di avanguardia per quanto riguarda la diagnostica per immagini per cui è assolutamente possibile eseguire queste procedure. Litoclasia: come viene eseguita e quali vantaggi offre? La Litoclasia è un trattamento ecoguidato che viene usato per asportare le calcificazioni intratendinee della spalla. In sostanza, queste calcificazioni che prima venivano operate dall’ortopedico, adesso vengono asportate mediante la puntura di un ago. Tra i vantaggi di questa nuova metodica vi è sicuramente la riduzione drastica dei rischi e dei tempi di recupero del paziente che dopo mezz’ora dal trattamento può già tornare a casa.